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lunedì 21 gennaio 2013

Un'Europa senza Gran Bretagna

Qual è la peggiore conseguenza possibile alla crisi finanziaria che ha scosso l'Europa? L'allontanarsi di partner importanti che nonostante tutto sono sempre rimasti al fianco dell'Unione Europea.
Oggi il clima è differente.
Dopo il clima gravissimo in Grecia (lo stesso ministro delle finanze greco Yannis Stournaras, al momento dell'ultima tranche di aiuti della troika di 34 miliardi in dicembre, ha affermato che sarà l'anno della rottura o della svolta) e la situazione che tende a peggiorare in Spagna e in Italia, il Regno Unito attraverso il Primo Ministro Cameron esce allo scoperto.



Mercoledi 23 gennaio in conferenza stampa  (posticipata vista l'emergenza in Algeria) comincerà a prendere le distanze dall'Europa e a proporre un Referendum per il popolo inglese che nel 2018 deciderà se restare o no nell'area Euro. Ma quali potrebbero le conseguenze per lo spazio unico Europeo? Riusciranno gli inglesi a dare la parola alla gente?
Nel caso il Referendum venisse confermato, inutile dire che la Gran Bretagna voterebbe per l'uscita dell'Euro a quel punto l'UE non esisterebbe più come il suo Euro.
A quel punto ci accorgeremo quanto sarebbe stato importante creare una Unione politica prima di un'Unione monetaria e ne subiremo le gravi conseguenze.
Forse non dovremmo preoccuparci delle conseguenze della crisi ma della sua origine e dell'innaturale processo che seguono i governanti per la sua definitiva risoluzione.

2 commenti:

  1. cosa penso? che questa Europa è tutto un casino...che forse è stata creata con il bisogno di stare al passo delle due potenze mondiali (Russia e USA all'epoca) ma si sono scordati tutti i valori su cui è basata.. se pensiamo ai valori della rivoluzione francese, i valori della rivoluzione industriale, ai valori della politica della magna grecia, ai valori dell'arte italiana... bè, mio caro tutti questi valori li hanno buttati nel cesso per far spazio al valore del potere finanziario!

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    1. Le origini dell'UE sono da attribuire anche a visionari come Jean Monnet et Robert Schuman nonchè a uomini del calibro di De Gasperi e appoggiata anche da Pertini quindi hai assolutamente ragione. Non si può negare che nel corso degli anni dopo che grazie a Clinton la finanza è stata liberamente lasciata al libero mercato abbiamo perso definitivamente la nostra sovranità. Nonostante questo resto scettico sui valori rivoluzionari che, come ogni cosa, assumono toni mitici restando incastonati nel passato.
      Il sistema è sulla strada del cambiamento, bisogna solo stare a vedere che direzione prende e potenzialmente corregerlo se possiamo :)

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